sabato 21 maggio 2016

Aspetti insoliti del Barhain


Evadere nel weekend in Barhain ha per noi un senso diverso da quello comune di evasione nel mondo della dissolutezza. Questa volta ci accingiamo a raggiungere un'area fuori dal centro metropolitano, nel mezzo del deserto dove è possibile vedere angoli di estrazione di greggio che passa attraverso questi enormi tubi  ferrosi,

e dove si vedono strane baracche adibite forse ad abitazioni di fortuna.

Anche questa giornata è fortemente ventosa, il che significa camminare con la sabbia che ti sferza fastidiosamente la pelle. Intravediamo nella polvere questo miracolo della natura:
è il "Tree of life o Shajarat-al-Hayat", la cui sopravvivenze è avvolta nel mistero, nella leggenda. "L'albero della vita" è un esemplare di "Prosopis cineraria" di 400 anni, immerso in una zona desertica completamente priva di una fonte apparente di acqua e di altra vegetazione. Le storie locali narrano che L'Albero della Vita sia stato piantato qui nel 1583. Da allora è sopravvissuto fino ad oggi, mantenendo un aspetto invidiabile con tante foglie fresche e verdi, che contrastano con la collina di sabbia su cui cresce e da dove mostra tutta la sua maestosità dinanzi al deserto. Il tronco è maestoso e  presenta un groviglio di rami così fitto e, per certi versi, talmente caotico da sembrare irreale. Natura e mistico, realtà e mito fusi ad accogliere i numerosi turisti affascinati da questa acacia.
E poi di nuovo un souq, ormai lo sapete che sono attratta dai mercatini, dai suoi colori,
dagli oggetti particolari, come questi tipici cappelli afgani usati per i matrimoni,
e dagli odori delle spezie.
Perdendoci nei vicoli, apprendiamo anche un nuovo simpatico costume: i diversi  venditori di spezie lasciano un'enorme cesta al di fuori dei loro chioschi stracolmi di noccioline e caramelle da offrire ai viandanti, credo retaggio del loro forte senso di ospitalità!
E quando c'è caldo non ci si può che dissetare con quella che è divenuta la mia bevanda preferita: il succo di limone e menta.
Per terminare il giro delle curiosità locali, troviamo un angolo di simil Qatar a Manama... un porticciolo con le antiche barchette dei pescatori, attraccate a spiccare anche qui sullo sfondo di grattacieli ultramoderni.
 
Sono i contrasti che hanno reso più interessante questa giornata: realtà e misticismo, nuovo e tradizionale, antico e contemporaneo... sanno coesistere armoniosamente e noi possiamo accoglierli vedendone i confini sfumare senza essere colti dalla loro antitetica giustapposizione. 

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