mercoledì 1 giugno 2016

Kuwait - Parte Terza "Piacevoli incontri fortuiti e avventure inaspettate!"

Nuova destinazione le Kuwait Towers, un  sito costituito da tre torri che si stagliano alte verso il cielo blu. Soltanto due sono visitabili ed in una è ci sono ristoranti e caffè, nell'altra è possibile salire in alto tramite un ascensore e godere all'ultimo piano della vista sulla città a 360 gradi, grazie ad una pedana rotante.
Lungo la strada incontriamo la grande moschea, purtroppo in via di restaurazione e quindi non visitabile.
 
Siamo in macchina anche con Mara, impostiamo il navigatore e step successivo sarà la Mirror House. Purtroppo l'indirizzo inserito non risulta sufficiente e finiamo in tutt'altra area della città. Ci fermiamo per chiedere indicazioni, fin quando una gentile signora kuwaitiana non ci fa accompagnare dal suo autista personale direttamente davanti alla nostra meta! Parcheggiamo e siamo da subito colpiti dalla particolarità esterna di questo edificio.
Eravamo consapevoli che, non essendo riusciti a chiamare per fissare un appuntamento, avrebbero tranquillamente potuto negarci la visita. Ci viene ad aprire Hamad, nipote della proprietaria della casa, che si scusa dicendoci che stavano girando un fotoshooting documentario della casa, ma che poteva farci fare un giro veloce! Persona deliziosa, appena apprende che siamo italiani, ci spiega che lo è anche la signora Lidia, proprietaria della casa, originaria di un paese vicino Padova. E da qui inizia il racconto di un'affascinante storia d'amore. Khalifa Al-Qattan sposa Lidia nel 1958 e lei lo segue in Kuwait. Potrete ben immaginare cosa potesse significare scavalcare in quel periodo tutte le regole dei matrimoni combinati. Kalifa è, inoltre, un artista, fondatore del Circolismo, e portare l'arte in un paese dove questa sensibilità non è sentita, è oltremodo significativo. Eppure a rendere famosa questa abitazione è Lidia, poiché la casa cominciava ad essere rovinata in molte sue parti dalle termiti e lei, durante uno dei viaggi per una mostra d'arte del marito, sfida la solitudine decidendo di decorare un armadio. Lo farà risplendere di nuova magia ricoprendolo con un immenso numero di pezzettini di vetro, messi insieme come in un mosaico. Inutile dire che il marito ne rimarrà estasiato e la spronerà a continuare. Grazie a questa passione Lidia creerà ambienti particolarissimi, al limite del surreale, anche se di uso quotidiano.
E quindi procediamo di stanza in stanza: la cucina,
il bagno,
il salotto dedicato ai pianeti e all'astronomia, con tanto di lampade studiate per rendere luminoso l'ambiente,
lo studio,
 

corridoi e scale.
Dalle scale si accede al piano superiore dedicato ad un'esposizione permanente di opere d'arte di entrambe gli artisti della famiglia. Tra queste spicca l'opera più importante di Khalifa Al-Qattan,
che descrive un sogno: ci sono i sei paesi arabi a cui il Kuwait ha dato aiuto, che lui crede volteranno le spalle al suo paese. E lui che si immagina venga poi imprigionato per queste sue tesi politiche.
Ed il tour non può che concludersi in una stanza della meditazione. I sensi vengono stimolati ad allertarsi, in questo ambiente ci sono pianeti che ruotano, luci colorate a ricordare le stelle ed immensi cieli notturni, una musica giapponese di sottofondo che ti lascia immergere nei tuoi pensieri.
Grazie Hamad per averci condotto in questa esperienza di pionierismo antesignano di radicali cambiamenti culturali.
Aver condiviso questa particolare visita con Mara ci ha resi amici e così decidiamo di separarci per un po' di ristoro e rivederci in serata.
Ci rincontriamo al Marina Mall, centro commerciale che si affaccia sul mare. Ci godiamo un bel tramonto,
e la spiaggia notturna!
Ed il cerchio amicale si allarga! Ci raggiunge anche il nostro amico Anwar, con la famiglia di sua sorella e suo zio. Di nuovo insieme in uno dei paesi del golfo, alle volte il mondo è piccolo e riserva quelle sorprese che deliziano la vita!

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