E' grazie ad Ali che, una sera, ci dirigiamo a Dammam, la
città subito dopo quella in cui siamo residenti. E' il giorno del mercato, che
per ragioni climatiche si svolge di pomeriggio anziché di mattina. Ma direi che
questa è la sostanziale differenza con i nostri, per il resto sono davvero
molto simili sia per merce sia per qualità dei prodotti: banchi di frutta,
vestiario, profumeria e trucchi. Alcune cose, sono ovviamente tipiche del
commercio locale: essenze, frutta secca,
ed alcune tipologie di vestiario, come quello riservato alle occasioni speciali
dei bambini,
e, ahimè sì, i poveri pulcini colorati.
Da qui al cuore della città vecchia. Siamo nei vicoli del
souq, dove ciò che più mi sorprende sempre è la giustapposizione di negozi per
categoria di merce venduta. Sembra di tornare all'epoca in cui, nel Medioevo,
le attività erano suddivise per corporazioni. C'è la strada dei gioiellieri,
quella dei sarti, quella degli elettricisti, quella dei fornai, quella dei
pasticceri, e così via, come se la propria visibilità debba necessariamente
sopraffare quella del vicino per poter combattere ad armi spietate la
concorrenza "di vetrina"!
Spero che le immagini, la cui definizione è purtroppo
alterata dalle luci delle vetrine, possano parlare per me, gli occhi possano
catturare aspetti di vita quotidiana e tradizionale.
I gioielli sono ricchi, sfarzosi, carichi, pieni della luce
di pietre incastonate, di gemme intagliate e sfaccettate.
Ed una sposa tradizionale avrebbe indossato questo ricco corredo prezioso!
I vestiti da sposa delle giovani donne non si discostano
molto dai nostri modelli stile principesco.
Ed ecco che cominciamo a scoprire quel mondo segreto che
vive al di sotto dell'abaya. Per le occasioni speciali le donne possono
scegliere vestiti davvero lussuosi e sofisticati, da stile "red
carpet".
Ed i vestiti più tradizionali, coloratissimi,
estremamente vivaci e dai tessuti sgargianti.
E poi loro i più piccoli, vetrine dedicate anche ai loro
giorni speciali.
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