sabato 9 aprile 2016

A lezione di multiculturalità


Viviamo in un paese dove è presente probabilmente la più grande comunità di espatriati del mondo: sono state stimate 104 nazionalità diverse. Ciò nella quotidianità si traduce in un confronto con l'altro che non deve essere visto come il "diverso da sé". Sono stata di recente ad un incontro dove una donna che vive in Arabia Saudita da tantissimi anni spiegava come questa esperienza di multiculturalità possa essere una chiave per vivere, arricchendosi, in questo paese.  
Approcciare l'altro con curiosità diventa uno step di primaria importanza, non c'è spazio per etnocentrismo, stereotipo, ingenua concezione che la propria cultura sia superiore alle altre. Una cultura è uno stile di vita che accomuna un gruppo di persone per comportamenti, credenze, tradizioni. Per guardarla con semplice interesse si può seguire la regola anglosassone delle "otto F": food (cibo), fashion (abbigliamento), festival (festival/rassegne), faith (credo), family (concezione della famiglia), folklore (folclore/tradizioni), films (cinematografia), famous people (persone più rappresentative di quel paese).
Non sto parlando di un approccio metodologicamente ed antropologicamente approfondito di studio, ma una strada che accompagni a gettare luce su alcuni aspetti. Può aiutare, ad esempio, mettere in atto le 10 strategie per una comunicazione cross-culturale efficace: 1) fare domande; 2) discernere i diversi punti di vista; 3) costruire la propria autoconsapevolezza; 4) riconoscere la complessità; 5) evitare le stereotipizzazioni; 6) rispettare le differenze; 7) ascoltare attivamente; 8) essere onesti; 9) essere flessibili; 10) pensare due volte!
Sempre in quella sede ci viene somministrato un simpatico test per sondare quale fosse il nostro livello di conoscenza. Inutile dire che, essendo una novella di queste esperienze, il mio quiz è risultato pieno di errori!!! Vi riporto alcuni aspetti simpatici: "Mangiare con la mano sinistra è un tabù in Arabia Saudita"; "Gli inglesi bevono più di 200 milioni di tazze di the al giorno"; "I giapponesi spesso spediscono soldi ai loro amici defunti come espressione di simpatia"; "Il pollice alzato non significa ok in Argentina"... E all'ultima espressione scopro di aver fatto una brutta gaffe: al mio arrivo in Arabia, mio marito mi ha organizzato una festa di benvenuto a sorpresa per presentarmi tutti i nuovi amici conosciuti in mia assenza, tra cui una simpatica coppia saudita, la quale si presenta con un regalo. L'ultima espressione dice: "Gli arabi non si aspettano che un regalo venga aperto davanti a loro"... ovviamente avrei tanto voluto premere il tasto rewind!!!

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