Viviamo in un paese dove è presente probabilmente la più
grande comunità di espatriati del mondo: sono state stimate 104 nazionalità
diverse. Ciò nella quotidianità si traduce in un confronto con l'altro che non
deve essere visto come il "diverso da sé". Sono stata di recente ad
un incontro dove una donna che vive in Arabia Saudita da tantissimi anni
spiegava come questa esperienza di multiculturalità possa essere una chiave per
vivere, arricchendosi, in questo paese.
Approcciare
l'altro con curiosità diventa uno step di primaria importanza, non c'è spazio
per etnocentrismo, stereotipo, ingenua concezione che la propria cultura sia
superiore alle altre. Una cultura è uno stile di vita che accomuna un gruppo di
persone per comportamenti, credenze, tradizioni. Per guardarla con semplice
interesse si può seguire la regola anglosassone delle "otto F": food
(cibo), fashion (abbigliamento), festival (festival/rassegne), faith (credo),
family (concezione della famiglia), folklore (folclore/tradizioni), films
(cinematografia), famous people (persone più rappresentative di quel paese).
Non sto parlando di un approccio metodologicamente ed
antropologicamente approfondito di studio, ma una strada che accompagni a
gettare luce su alcuni aspetti. Può aiutare, ad esempio, mettere in atto le 10
strategie per una comunicazione cross-culturale efficace: 1) fare domande; 2)
discernere i diversi punti di vista; 3) costruire la propria
autoconsapevolezza; 4) riconoscere la complessità; 5) evitare le
stereotipizzazioni; 6) rispettare le differenze; 7) ascoltare attivamente; 8)
essere onesti; 9) essere flessibili; 10) pensare due volte!
Sempre in quella sede ci viene somministrato un simpatico
test per sondare quale fosse il nostro livello di conoscenza. Inutile dire che,
essendo una novella di queste esperienze, il mio quiz è risultato pieno di
errori!!! Vi riporto alcuni aspetti simpatici: "Mangiare con la mano
sinistra è un tabù in Arabia Saudita"; "Gli inglesi bevono più di 200
milioni di tazze di the al giorno"; "I giapponesi spesso spediscono
soldi ai loro amici defunti come espressione di simpatia"; "Il
pollice alzato non significa ok in Argentina"... E all'ultima espressione
scopro di aver fatto una brutta gaffe: al mio arrivo in Arabia, mio marito mi
ha organizzato una festa di benvenuto a sorpresa per presentarmi tutti i nuovi
amici conosciuti in mia assenza, tra cui una simpatica coppia saudita, la quale
si presenta con un regalo. L'ultima espressione dice: "Gli arabi non si
aspettano che un regalo venga aperto davanti a loro"... ovviamente avrei
tanto voluto premere il tasto rewind!!!
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