domenica 26 marzo 2017

Da "shabby" a shabby chic

L'aggettivo inglese shabby letteralmente significa "trasandato, malandato" e solo più di recente, accostato a chic, sta ad indicare questo stile decorativo che sembra voler recuperare vecchio mobilio, fino a renderlo anche molto elegante. E' quello che è accaduto in Arabia Saudita: si è passati dalla vita nomade ridotta all'essenzialità dei beduini ad una vita metropolitana opulenta ed altamente industrializzata.

Questa volta vi porto in giro per caffè e sale da tè, che trovo particolarmente esemplificative di questa transizione, che comunque ci tiene a preservare i tratti caratteristici della tradizione ancestrale.

Fa sorridere l'idea di andare in alcuni dei locali tradizionali ed essere ospitati a terra su degli immensi tappeti, adagiandosi su degli appositi cuscini oppure su delle più semplici panchine in legno.

 

Gli ambienti cercano di solito di ricalcare gli interni delle tende beduine, con tappezzeria ed oggetti tipici appesi ai muri, di solito bianchi e ruvidi.


La semplicità degli interni viene spesso ripagata dagli odori intensi delle spezie che accompagnano tè e caffè. La classica caffettiera araba in ottone con il beccuccio ricurvo ospita il caffè al cardamomo oppure la panciuta teiera che spesso ospita le diverse versioni del chai. Non esiste una via di mezzo, sono profumi che o si amano o si odiano. Il sapore del caffè differisce totalmente dal nostro espresso ed è fortemente aromatico. Possono essere serviti accompagnati da datteri oppure dai tipici dolci ricchi di frutta secca e miele.  Ed è con orgoglio che questi locali sono ospitati anche all'interno dei più lussuosi souq dei centri commerciali.


Ed ecco contrapporsi i cafè "Petit Paris", "Boulangerie", "Madeleine", "Pattis France" a ricalcare un'atmosfera lontana, elegante e lussuosa. I salottini dai colori pastello
oppure in toile de jouy,
composizioni di fiori, ampie vetrate, candele, un rilassante sottofondo musicale sono l'ambientazione di un luogo che riconosce ed attesta l'upgrade sociale. La posateria e la porcellana è raffinata ed in abbondanza.  I menù ospitano sempre ampie selezioni di tè, infusi o caffè. La pasticceria è rigorosamente francese, cultori di macarons, ma anche aperti all'internazionalità di una cheese cake, pancakes e waffles.
Associo sempre questi locali con la mattina, quando il sole filtra dalle vetrate e ti scalda, sorseggi un tè, assapori un dolce e godi della rilassatezza del momento, della pacatezza dei colori tenui, dell'ascolto di una musica delicata e appena accennata.
E se poi volessimo allungare il titolo potremmo aggiungere che il rischio è di scadere nel kitsch, quando si va oltre per cercare l'originalità, il locale che diventa trendy ed attira molti clienti e consumatori. E' il caso, a mio parere, del "Pink Cafè", dove ovviamente impera un rosa accecante insieme all'oro e ai cristalli.
Non voglio denigrare il locale, dove, tra l'altro, si mangia bene ed hanno un servizio anche piuttosto curato, si tratta esclusivamente di una questione estetica!            

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