Questa volta vi porto in giro per caffè e sale da tè, che trovo particolarmente esemplificative di questa transizione, che comunque ci tiene a preservare i tratti caratteristici della tradizione ancestrale.
Fa sorridere l'idea di andare in alcuni dei locali tradizionali ed essere ospitati a terra su degli immensi tappeti, adagiandosi su degli appositi cuscini oppure su delle più semplici panchine in legno.
Gli ambienti cercano di solito di ricalcare gli interni delle tende beduine, con tappezzeria ed oggetti tipici appesi ai muri, di solito bianchi e ruvidi.
La semplicità degli interni viene spesso ripagata dagli odori intensi delle spezie che accompagnano tè e caffè. La classica caffettiera araba in ottone con il beccuccio ricurvo ospita il caffè al cardamomo oppure la panciuta teiera che spesso ospita le diverse versioni del chai. Non esiste una via di mezzo, sono profumi che o si amano o si odiano. Il sapore del caffè differisce totalmente dal nostro espresso ed è fortemente aromatico. Possono essere serviti accompagnati da datteri oppure dai tipici dolci ricchi di frutta secca e miele. Ed è con orgoglio che questi locali sono ospitati anche all'interno dei più lussuosi souq dei centri commerciali.
Ed ecco contrapporsi i cafè "Petit Paris",
"Boulangerie", "Madeleine", "Pattis France" a ricalcare
un'atmosfera lontana, elegante e lussuosa. I salottini dai colori pastello
oppure in toile de jouy,
composizioni di fiori, ampie vetrate, candele, un
rilassante sottofondo musicale sono l'ambientazione di un luogo che riconosce
ed attesta l'upgrade sociale. La posateria e la porcellana è raffinata ed in
abbondanza. I menù ospitano sempre
ampie selezioni di tè, infusi o caffè. La pasticceria è rigorosamente francese,
cultori di macarons, ma anche aperti all'internazionalità di una cheese cake,
pancakes e waffles.
Associo sempre questi locali con la mattina, quando il sole
filtra dalle vetrate e ti scalda, sorseggi un tè, assapori un dolce e godi
della rilassatezza del momento, della pacatezza dei colori tenui, dell'ascolto
di una musica delicata e appena accennata.
E se poi volessimo allungare il titolo potremmo aggiungere
che il rischio è di scadere nel kitsch, quando si va oltre per cercare l'originalità,
il locale che diventa trendy ed attira molti clienti e consumatori. E' il caso,
a mio parere, del "Pink Cafè", dove ovviamente impera un rosa accecante
insieme all'oro e ai cristalli.
Non voglio denigrare il locale, dove, tra
l'altro, si mangia bene ed hanno un servizio anche piuttosto curato, si tratta
esclusivamente di una questione estetica!
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