lunedì 14 marzo 2016

La magia di uno sguardo

Una delle prime cose a cui ci si deve abituare arrivando in terra saudita è l'abbigliamento delle donne. Il vestire della donna è strettamente legato alla seguente citazione coranica:

Sura XXIV An-Nur (La Luce)
"E dì alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste e di non mostrare, dei loro ornamenti, se non  quello che appare; di lasciar scendere il loro velo fin sul petto e non mostrare i loro ornamenti ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ai padri dei loro mariti, ai loro figli, ai figli dei loro mariti, ai fratelli, ai figli dei loro fratelli, ai figli delle loro sorelle, alle loro donne, alle schiave che possiedono, ai servi maschi che non hanno altro desiderio, ai ragazzi impuberi che non hanno interesse per le parti nascoste delle donne. E non battano i piedi sì da mostrare gli ornamenti che celano. Tornate pentiti ad Allah tutti quanti, o credenti, affinché possiate prosperare."

Per alcuni questa prescrizione coranica viene interpretata come un invito alla modestia del vestire delle donne, mentre in Arabia Saudita è diventata una tassativa prescrizione religiosa.  Le stesse donne occidentali sono qui obbligate, per legge, ad indossare l'abaya. Si tratta di una lunga veste, di solito di colore nero, che copre tutto il corpo ad eccezione di testa, mani e piedi. Attualmente se ne vedono  alcuni anche di colori più tenui. Di seguito potrete osservare una guida che delinea come un'abaya deve affievolire la sinuosità del corpo femminile.
 
Di solito le occidentali lo utilizzano con grande ironia, ovvero con lo spirito di chi sa di non dover indossare nulla di elegante al di sotto! Ma spesso non è questo lo spirito delle donne arabe, che ne indossano di elegantissimi insieme a decoltè dal tacco vertiginoso. Anche la griffe Dolce & Gabbana ultimamente ha realizzato una collezione di bellissimi abaya.
 
La copertura viene completata dal velo, che fascia la testa ed eventualmente da guanti neri.
La testa può essere coperta parzialmente o integralmente, con diversi livelli di gradualità, come nell'immagine che segue.
 
Il più frequentemente utilizzato dalle donne saudite è il niqab, che lascia appena intravedere gli occhi. Alcune volte questo spiraglio è davvero molto sottile e si fa in modo che la parte superiore sia più sporgente, in modo da nascondere meglio gli occhi. Spesso l'altezza in verticale in prossimità del naso è coperta da un filo nero. Infine, non è raro incontrare chi indossa un velo integrale, che risulta un pò diverso dal classico burka afgano, in quanto non presenta la classica retina, ma è un velo integrale, probabilmente ricavato da una trama di tessuto davvero molto leggera.
Il fatto che questa prescrizione coranica cozzi in modo così lampante con i costumi occidentali, lascia pensare che si tratti esclusivamente di una forma di rispetto per la propria tradizione. Una donna asseconda la copertura perché parte di una comunità, dalla quale, trasgredendo, verrebbe esclusa o comunque giudicata in modo negativo.
Eppure l'obiettivo è chiaro: offuscare lo sguardo, togliere parola agli occhi che parlano di noi, del nostro essere.
... Quando conoscerò la tua anima dipingerò i tuoi occhi (A. Modigliani)

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