Nuova destinazione le Kuwait Towers, un sito costituito da tre torri che si stagliano
alte verso il cielo blu. Soltanto due sono visitabili ed in una è ci sono
ristoranti e caffè, nell'altra è possibile salire in alto tramite un ascensore
e godere all'ultimo piano della vista sulla città a 360 gradi, grazie ad una
pedana rotante.
Lungo la strada incontriamo la grande moschea, purtroppo in
via di restaurazione e quindi non visitabile.
Siamo in macchina anche con Mara, impostiamo il navigatore e
step successivo sarà la Mirror House. Purtroppo l'indirizzo inserito non
risulta sufficiente e finiamo in tutt'altra area della città. Ci fermiamo per
chiedere indicazioni, fin quando una gentile signora kuwaitiana non ci fa
accompagnare dal suo autista personale direttamente davanti alla nostra meta!
Parcheggiamo e siamo da subito colpiti dalla particolarità esterna di questo
edificio.
Eravamo consapevoli che, non essendo riusciti a chiamare per
fissare un appuntamento, avrebbero tranquillamente potuto negarci la visita. Ci
viene ad aprire Hamad, nipote della proprietaria della casa, che si scusa
dicendoci che stavano girando un fotoshooting documentario della casa, ma che
poteva farci fare un giro veloce! Persona deliziosa, appena apprende che siamo
italiani, ci spiega che lo è anche la signora Lidia, proprietaria della casa,
originaria di un paese vicino Padova. E da qui inizia il racconto di
un'affascinante storia d'amore. Khalifa Al-Qattan sposa Lidia nel 1958 e lei lo
segue in Kuwait. Potrete ben immaginare cosa potesse significare scavalcare in
quel periodo tutte le regole dei matrimoni combinati. Kalifa è, inoltre, un
artista, fondatore del Circolismo, e portare l'arte in un paese dove questa
sensibilità non è sentita, è oltremodo significativo. Eppure a rendere famosa
questa abitazione è Lidia, poiché la casa cominciava ad essere rovinata in
molte sue parti dalle termiti e lei, durante uno dei viaggi per una mostra
d'arte del marito, sfida la solitudine decidendo di decorare un armadio. Lo
farà risplendere di nuova magia ricoprendolo con un immenso numero di
pezzettini di vetro, messi insieme come in un mosaico. Inutile dire che il
marito ne rimarrà estasiato e la spronerà a continuare. Grazie a questa
passione Lidia creerà ambienti particolarissimi, al limite del surreale, anche
se di uso quotidiano.
E quindi procediamo di stanza in stanza: la cucina,
il bagno,
il salotto dedicato ai pianeti e all'astronomia, con tanto
di lampade studiate per rendere luminoso l'ambiente,
lo studio,
corridoi e scale.
Dalle scale si accede al piano superiore dedicato ad un'esposizione permanente di opere d'arte di entrambe gli artisti della famiglia. Tra queste spicca l'opera più importante di Khalifa Al-Qattan,
che descrive un sogno: ci sono i sei paesi arabi a cui il
Kuwait ha dato aiuto, che lui crede volteranno le spalle al suo paese. E lui che
si immagina venga poi imprigionato per queste sue tesi politiche.
Ed il tour non può che concludersi in una stanza della
meditazione. I sensi vengono stimolati ad allertarsi, in questo ambiente ci
sono pianeti che ruotano, luci colorate a ricordare le stelle ed immensi cieli
notturni, una musica giapponese di sottofondo che ti lascia immergere nei tuoi
pensieri.
Grazie Hamad per averci condotto in questa esperienza di
pionierismo antesignano di radicali cambiamenti culturali.
Aver condiviso questa particolare visita con Mara ci ha resi
amici e così decidiamo di separarci per un po' di ristoro e rivederci in
serata.
Ci rincontriamo al Marina Mall, centro commerciale che si
affaccia sul mare. Ci godiamo un bel tramonto,
e la spiaggia notturna!
Ed il cerchio amicale si allarga! Ci raggiunge anche il
nostro amico Anwar, con la famiglia di sua sorella e suo zio. Di nuovo insieme
in uno dei paesi del golfo, alle volte il mondo è piccolo e riserva quelle sorprese
che deliziano la vita!
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